Spesso è capitato che mi chiedessero come ho fatto e come faccio tutt’ora a conciliare la scelta di avere un cane, con la vita universitaria.
Inizio col sottolineare che non é una scelta facile, per niente, che cambierà le vostre priorità e il modo di pensare.
Quando è arrivato Louis, essendo fine maggio, le lezioni universitarie erano terminate, quindi trascorrevo le mie giornate quasi interamente a casa, con lui, studiando e destreggiandomi con tutte le sue esigenze,che da piccolino erano davvero tante e per me assolutamente nuove, cercando di farle combaciare il più possibile con le mie. L’ho sempre portato con me ovunque in quel periodo… Rinunciando io ad un’uscita in più piuttosto che lasciarlo a casa. Poi é arrivata l estate e quindi siam tornati dai miei genitori, e anche li… Le sue esigenze venivano sempre prima delle mie.
Ricominciata l’università, fortunatamente l’orario delle lezioni non mi allontanava mai più di 5h di seguito. Magari c erano dei giorni in cui avevo una sola ora di pausa tra le 5h del mattino e le 2-3 del pomeriggio: in quel caso la mia premura era tornare a casa, portarlo in giro, farlo giocare un po’ per poi tornare in uni (fondamentale é stato avere casa vicinissimo all’università).
È vero i cani soffrono molto la solitudine e spesso manifestano questo disagio in svariati modi (rosicchiando mobili,piangendo o abbaiando tutto il tempo in cui sono soli..). Sono stata particolarmente fortunata con Louis in questo caso. Gli lasciavo un gioco, un osso da sgranocchiare ma si è da subito sviluppato un rapporto così simbiotico che se resta da solo dorme e aspetta (senza ne mangiare ne bere).
Un consiglio che sento di dare è quello di condividere questa esperienza con qualcuno, di trovare una “spalla” su cui fare affidamento e di cui il cane possa fidarsi in vostra assenza. Anche se sarete tanto devoti al vostro cane da rinunciare a qualsiasi cosa, ci sarà sempre una febbre, un’imprevisto che vi renderà ancora più difficile accudirlo. Io non l’ho fatto e tutt’oggi anche se ho la febbre e nevica alle 8 del mattino sono a passeggio con lui.
Per il resto, non c é consiglio che tenga. Nulla, se non gli errori o passi giusti, potranno farvi impostare al meglio il vostro rapporto.
Sicuramente in tanti momenti penserete “ma chi me l ha fatta fare” ma vi assicuro che saranno tante e tante di più le volte in cui penserete “meno male che ci sei”.
Se ci sono aspetti che non ho trattato.. Chiedete pure :-)
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Vi ringrazio ancora per il sostegno a questo progetto!
Bacioni da Louis!
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Bellissimo!!! Anche il mio precedente Eurasier ( che ha attraversato il Ponte dell’arcobaleno) si laureo’ con me! :-)
Penso che tutto stia nel peso che si da alla figura del cane.. se come me si imposta, fin da subito, l’equazione cane=figlio, sicuramente si va incontro a tante rinunce e sacrifici..
fatto un bilancio però con le emozioni e i sorrisi che ogni loro gesto ci regala, tutto, ma proprio tutto il resto si dimentica..
rinunciare alla libertà che si ha quando si vive per la prima volta da soli non è facile.. specialmente se è una scelta fatta per amore..
brava brava brava
ciao, vorrei sapere dove compri le cose per Louis (accessori, cibo, giochi) grazie mille
ciao, seguici..nei prossimi post è in programma trattare l’argomento ;)
ciao, e i tuoi come l’hanno presa per il cane? ho letto nei post di prima che non erano mai stati a favore.. io vorrei tanto prenderlo ma ho paura della reazione dei miei -.- aiutamiiiii
ehehehe tasto dolente… quando in una telefonata ho detto “ciao mamma, ho appena preso un cane, un cucciolo di cocker” mia mamma all’inizio pensava fosse uno scherzo. poi, realizzato che invece era realtà, ha iniziato a sgridarmi. Per una settimana non mi hanno telefonato.. poi pian piano hanno accettato la cosa e adesso, non solo non possono più farne a meno ma è il loro primo pensiero :)
oddio, con questo non ti sto esortando a disobbedire ai tuoi! mi lincerebbero… però son certa che sino a quando un cane non ti travolge la vita il primo parere sull’averlo o meno sarà sempre negativo