Ciao Amici, oggi parleremo di come fare per scattare le foto al nostro cane senza causargli stress, quali sono i “trucchetti” giusti, e l’attrezzatura necessaria.
Dopo il post – premi qui se te lo sei perso – in cui vi ho raccontato, per grandi linee, in cosa consiste il mio/nostro lavoro (parlo al plurale perchè Louis, in un certo senso, è un vero e proprio collaboratore), la seconda domanda che mi viene fatta più spesso è “ma come fai? il mio cane non sta fermo un attimo”.
Scattare le foto al cane? Si, ma senza stressarlo.
Volutamente primo punto di questo post. Il più importante. Vivete e fate vivere questo momento come un gioco, un momento sereno. Soprattutto se dietro ad una foto non c’è un cliente (e vi assicuro che è capitato che tardassi la consegna di un lavoro perchè a Louis non andava di far la foto).
Per scattare le foto al vostro cane è fondamentale, avere pazienza, tanta – non pensate o pretendete che si metta in posa fermo e vi faccia scattare la foto che avete in mente. Non succede. Louis, dopo anni, ancora non lo fa. Ogni foto è il risultato di un rapporto tra voi, di un dare-avere, di un gioco. Come per i giochi di attivazione mentale, con il tempo e le varie prove e i vari premi, il vostro cane capirà che per ottenere una ricompensa basterà star seduto, giocare con voi.
Forse è inutile che ve lo dica ma è importante che abbia mangiato (avete presente se ha fame come sbranerà il premietto che gli proporrete in cambio per la foto?XD), e che abbia fatto una bella passeggiata rilassante (non una corsa a perdifiato perchè poi vorrà, ovviamente, riposarsi).
Come insegnargli a star “in posa”:
“Seduto”, “a terra” e “resta” sono i comandi -principali – su cui dovrete lavorare. A prescindere dal discorso foto o dal modo in cui decidete di educare il vostro cane, questi tre comandi sono fondamentali nel rapporto cane-umano.
Vi dirò, e forse vi sembrerà assurdo, ma con Louis si sono perfezionati proprio da quando abbiamo iniziato a scattare le foto. Adesso, se per esempio sposto la macchina fotografica da un punto all’altro della casa, lui mi segue e mi si siede davanti, a prescindere.
Ci vuole tempo (quanto dipenderà anche un po’ dal vostro cane), pazienza e…
Premietti:
Sì, come ogni volta che gli si deve insegnare a fare qualcosa, i premietti, la ricompensa, il “rinforzo positivo” è alla base. In tantissimi mi avete chiesto “quanti biscotti ci vogliono per fare una foto?” ecco.. dipende un po’ dalla foto e dall’umore ma, abbastanza :) .
Con Louis scelgo i biscotti (li faccio a pezzetti per evitare di dargliene un kg per foto ;)). I würstel per esempio, con Louis, non vanno bene: si agita, sono troppo succulenti, e divora i pezzetti in tempo zero.
Quindi, dovrete trovare, in base ai gusti del vostro “modello” un premio che sia sì appagante ma non esageratamente.
Set:
Preparo lo scenario della foto senza Louis: sistemo gli oggetti, le luci, l’inquadratura, gli spazi. Solo quando sono “soddisfatta” faccio entrare Louis, lo lascio famigliarizzare con gli oggetti (prego che non li sposti, non ne sia impaurito -avete visto con il palloncino di San Valentino? – lo premio per farlo mettere nella posizione che avevo pensato).
Attrezzatura:
Tante, tantissime volte, utilizzo la fotocamera del cellulare: cerco di avere, nel tempo, un cellulare che abbia una buona fotocamera (al momento ho l’iphone X e mi trovo decisamente bene).
A volte (dipende dall’utilizzo che devo farne della foto e dalla situazione) utilizzo una macchina fotografica reflex (in particolare ho una Nikon d5300): inutile dire che le foto sono decisamente più belle di un qualsiasi cellulare, ma è un po’ più complicato. In primis il tempo di scatto (letteralmente i pochi istanti che passano tra l’inquadratura e lo scatto effettivo) è meno immediato del cellulare – e con un cane può fare la differenza. Altro punto un po’ complicato è il classico rumore di scatto: Louis, tende a chiudere gli occhi, quindi capita spesso che ci sia inquadratura perfetta, espressione perfetta, Louis perfetto ma… occhi chiusi :).
Luci: benchè una foto si possa migliorare -tanto- dopo, in post produzione (col le app del cellulare o con programmi come Photoshop e Lightroom), partire con una buona base di luci è gran buona cosa. In particolare ho scelto per casa lampadine a luce fredda, e utilizzo spesso, delle luci fotografiche.
Il prossimo “episodio” di questa serie di post dedicati all’argomento “dog influencer” sceglilo tu! Se ci sono altre domande, curiosità, non esitare a scrivermi un messaggio.
Un abbraccio,
Maria e Louis
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