Ciao Amici,
che ne pensate del cane al ristorante? Siete d’accordo? Li portate? Parliamone in questo post.
Quando Louis è arrivato nella mia vita, 9 + anni fa, i locali che consentivano l’ingresso ai cani erano davvero pochi. Andava da sé che, o cambiavi locale, o aggiravi il problema (spesso, scegliendo di mangiare a casa).
Ho sempre vissuto la sua “golosità” come un tratto del suo carattere, come qualcosa di cui sorridere, non come qualcosa da “arginare”, da domare. E và da sé che, così è stato.
Se mangiamo a casa lui è con noi, se abbiamo desiderio di mangiar fuori, lui resta a casa.
Cosa è cambiato:
Ristoranti/bar: nel corso di questi anni, c’è stato un cambiamento direi epocale tanto nel modo di concepire il cane -ora, è un membro della famiglia a tutti gli effetti- tanto nel modo vivere la sua compagnia. I cani, grazie a Dio, oggi, possono entrare quasi dappertutto, il padrone non deve più scegliere se star con il cane o sedersi al bar a bere un caffè.
Per noi: è cambiato Louis. O meglio, è cresciuto, si è, un po’, calmato. Ed abbiamo deciso di iniziare -in ritardo?- un percorso, un cambiamento.
Sebbene, conoscendolo, arrivare al risultato ideale del “sedersi al ristorante, ordinare degli affettati o una tagliata e sentire Louis ronfare sotto al tavolo”, è fantascienza, una via di mezzo, credo, sia raggiungibile.
Cane al ristorante: si o no?
Veniamo al discorso base. E’ giusto portarli sempre con sé al ristorante?
Ritengo che la risposta più corretta sia un NI.
SI: se è un’occasione speciale. Può capitare che per esempio si è in viaggio, si ha quindi la necessità di mangiare, e magari non sempre un panino al volo. In questo tipo di situazioni, l’avere con sé un cane che sia anche capace di star al ristorante è necessario (ve lo dico con un velo di rammarico XD).
SI: se il cane è un tipo “strafottente”, o poco goloso. Ci son cani che per indole, che tu abbia davanti a te una succulenta bistecca o una insalata scondita, non battono ciglio.
NO: se l’uscita è l’occasione per vivere un momento “umano” e che sia solo umano. Una serata tra amici, una cena romantica, un momento raccolto. Devo esser sincera, negli ultimi nove anni ho vissuto tranquillamente così, vivendo le uscite serali, del weekend, e Louis non ha riportato gravi traumi XD.
NO: se il cane non è “educato”, se per indole non è propenso a star tranquillo quando c’è un piatto a tavola, se non avete lavorato abbastanza su questo aspetto.
Il nostro metodo:
Il nostro percorso di cambiamento è iniziato, ufficialmente, questa estate (se avete seguito le nostre Instagram Stories avrete visto – premi qui). Ogni mattina, la routine era questa: solita passeggiata lunga e poi colazione al bar (con tanto di cornetto alla crema sul tavolo).
I primi giorni la brioche ha rischiato, in più occasioni di “cadere accidentalmente” dentro la pancia di Louis ma, con il passare dei giorni, i vari “seduto”, i premi dati al momento giusto, e tanta pazienza, ha imparato a stare al bar -ho un po’ timore nel dirlo, ma se non legge questo post siamo apposto ;).
Ora che siamo rientrati a Milano, ci esercitiamo in ogni pausa pranzo: và da se che se il mio pranzo è un insalata, è tutto ok.. se c’è per esempio, che so, un pesce, è già più complicato. Ci stiamo lavorando.
Il prossimo step sarà provare in un locale, con più distrazioni, con più odori.
Partendo anche da un menù che attiri poco i suoi gusti, magari. Per poi salire un po’ di livello :). Se avete dei consigli, scrivetemelo!!HELP ME :) Come suggeriva qualcuno su Instagram, potremmo farla diventare una rubrica :)
Il trucchetto: una cosa che utilizziamo per “intrattenerlo”, sono gli ossicini mono-porzione. Lui ha l’osso, io il mio pranzo, o il mio caffè con le amiche.
E voi? che ne pensate? Come si comportano i vostri pelosi al ristorante?
Niki è uno stalker del cibo, fissa qualsiasi tavolo dove ci sia cibo. Al massimo ti da la zampa ma è tranquillo per quanto riguarda il cibo.
Lo portiamo se andiamo in posti grandi e con i tavoli distanziati, ovviamente non viene con noi se andiamo nel bistrot o in ristoranti in cui non sarebbe visto di buon occhio.