Ciao Amici,
anche voi avete un vicino di casa un po’ bullo e con cui non andate d’accordo? Oggi parliamo di questo.
Ovviamente parliamo di rapporti tra quattro zampe :) se hai problemi con il tuo vicino di pianerottolo umano, beh… è più complicato :)
Che si tratti del nemico di aiuola o di area cani, del cagnolino della scala B, o di uno dei cani del quartiere dove abitate, è sempre una situazione sgradevole.
L’idea di questo post è nata, non solo dall’aver condiviso sulle nostre Instagram stories uno degli incontri di Louis con il suo “nemico carissimo” ma, soprattutto, dalle vostre storie. E’ bastato vedere quella storia per scatenarvi nei racconti di quello che state vivendo (alcuni da tanto tempo).
Ho letto storie assurde, di antipatie tra cani che poi si estendono ai proprietari. Storie e situazioni che, in un modo o nell’altro, possono diventare un vero e proprio fattore di stress.
Considerando che, no, non è un buon motivo per cambiare casa, vediamo come poterlo risolvere.
“Nel mondo che vorrei”, diciamo in un mondo ideale la soluzione più intelligente per rendere la convivenza tra vicini di zampa un po’ più serena (e chissà magari per seppellire definitivamente l’ascia di guerra) sarebbe quella di, accordarsi tra proprietari, consultare un addestratore che venga a vedere la scena e che vi consigli i modi per riuscire ad andar d’accordo (o quanto meno ad ignorarsi in passeggiata).
Come detto, questo è “nel mondo che vorrei” e che, per esempio a casa nostra non esiste.
Brevemente vi racconto quello che succede nelle nostre passeggiate.
La nostra storia:
Louis fondamentalmente ignora tutti.
(il che, se avete la vena polemica, o realista non è che sia del tutto positivo, ma per lo meno non crea problemi).
Però, non nel nostro palazzo, ma vicino casa nostra c’è un cagnetto, un bullo, uno solo, che odia Louis dalla prima occhiata. Il problema si acuisce – ovviamente per colpa del simpaticissimo e “delinquente” padrone – che lo lascia senza guinzaglio in passeggiata. (in passeggiata, non in area cani).
Louis è stato morso un paio di volte. Entrambe le volte, un po’ per lo spavento, un po’ per il nervoso di non poter star tranquilli, ho intimato al proprietario – non sono stata particolarmente tenera – di tenere, correttamente, il cagnolino al guinzaglio.
Se è successo un paio di volte, potete intuire facilmente che non mi ha ascoltata. Ora, la sua tecnica è: vedo che stai per arrivare con Louis e, solo allora, metto il guinzaglio al mio cagnetto.
Cosa fare:
Cercate di farvi amico il proprietario del “bullo”: potreste accordarvi sugli orari di uscita o, come detto prima, potreste consultare insieme un addestratore ed è sempre la soluzione più ragionevole.
Altra soluzione può essere richiamare l’attenzione del vostro cane quando incrociate il “nemico fidato” e premiarlo quando lo lascia passare senza aver ringhiato/abbaiato. Attraverso il rinforzo positivo dovreste riuscire a far comprendere al vostro cane che gli conviene sotterrare l’ascia di guerra, sarà premiato.
Vi esorto, sempre, a chiamare i vigili ogni volta in cui vedete un cane che va a passeggio con il padrone senza guinzaglio!!! E’ vietato. E’ pericoloso per il cane e per il prossimo.
La scusa “eh ma il mio cane è buono mi segue sempre” non è contemplata dalla legge come eccezione. E, onestamente, neanche dal buon senso, perché ci possono essere mille e uno variabili – per esempio il cagnetto nemico di Louis va d’accordissimo con tutti, ce l’ha solo con Louis, per adesso.
Quanto a noi umani: manteniamo la calma ma, restiamo, sempre vigili e pronti.
Voi avete adottato altre soluzioni? Scriveteci le vostre storie!
Un abbraccio,
Maria e Louis