Quando ho adottato Louis e l’ho portato dal veterinario per la prima volta, mi son trovata a riflettere su quanto può essere affascinate e spigolosa la professione del veterinario, non fosse altro perché, rispetto ad un Medico, non basa la sua diagnosi sui sintomi descritti dal paziente (visto che a quanto pare ai cani manca la parola ;) ) ma sulle sensazioni dei proprietari.
Il rapporto con questa figura professionale, un po’ come qualsiasi rapporto medico-paziente, si basa sicuramente sulla fiducia, che può crearsi con il passare delle visite e del tempo, con il “sentito-dire” della gente, con la prima impressione della persona in sé e tanti altri fattori. Sicuramente quando ci si rivolge ad un veterinario, si riversano su di lui, tutte le preoccupazioni date dalla normale apprensione ed affetto per i propri amici.
Così come per ogni figura professionale, può capitare di aver a che fare con dei “fuoriclasse” del settore, con dei mediocri ma solo relativamente dannosi, o con delle persone che sembrano aver indossato i panni del veterinario solo per un veglione in maschera.
Nei “soli” quattro anni trascorsi con Louis, sia a Nord che a Sud dell’Italia, mi son imbatta, mio malgrado (si spera di non avere mai bisogno di un veterinario come di un Dentista), in veterinari di diverso tipo.
1) Una volta, con Louis piccolino, mi rivolsi a quello che all’epoca era il mio veterinario di fiducia perché accarezzandogli la testa sentivo due palline, come se fossero lenticchie. Il veterinario allarmato, e allarmandomi, diagnosticò che fossero “piccole masse tumorali” e fece un prelievo per verificare se fossero maligne o no. Bene, non erano maligne e sapete perché? Il toilettatore lavandolo vide che altro non erano che 2 piccole zecche.
2) Louis e la mia famiglia eravamo d’estate alla villa in campagna quando vedemmo Louis zoppicare e non poggiare più una zampa a terra. Premetto che siamo molto apprensivi, forse più del normale, e completamente inesperti, ma ci allarmammo parecchio. Al sud trovare una clinica veterinaria che faccia turno notturno (era circa mezzanotte) non è cosa facile e in quel contesto avevo come veterinario di riferimento solo quello di Milano (quello delle “zecche-tumorali” di prima, tra l’altro). Così dopo un giro di telefonate assurdo, riuscimmo a buttar giù dal letto un veterinario che ci aprì il suo studio e, dopo aver tastato la zampa e fatto un ecografia, diagnosticò una frattura. Tristi della notizia, ringraziandolo per la gentilezza e la disponibilità, dopo averlo lautamente pagato per il disturbo, tornammo a casa cercando di tenere Louis fermo e con la zampa ingessata. La mattina dopo preoccupati perché Louis, nonostante il gesso, non smetteva di correre, consultammo un’altro veterinario. Tolto il gesso per visitarlo nuovamente scoprì che la fratture era un ago di pino impigliato nel pelo -.-.
Mi voglio fermare qui nei racconti, anche se ce ne sarebbero altri, e voglio pensare che sia stata una mia sfortuna aver trovato loro sulla mia strada.
Voglio invece concludere, parlandovi di un Veterinario vero, che ringrazio, oltre che per la sua professionalità anche per la collaborazione e l’appoggio in questa idea del Dog-blog.
Dott. Mauro Cervia, veterinario a Milano, “figlio d’arte”, ha scritto diversi libri e probabilmente l’avrete visto anche in tv. Ma a parte questo curriculum così blasonato, quello che colpisce è la fiducia che riesci a riporre in lui già alla prima occhiata. Testimone di questo il mio piccolo Louis, con un caratterino per niente facile, che in lui ha trovato immediatamente un fedele amico da cui farsi visitare.
Vi lascio i suoi recapiti:
Dott. Mauro Cervia
Via dell’Annunciata, 10 – Milano
02 2900 2790
Fondatore dell’associazione “Amoglianimali”
Un bacio da Louis!!!
Sono davvero rammaricata! assurdo che esistano veterinari così.